Telemedicina: funzionamento, servizi e vantaggi per i pazienti e ospedali “capiscuola”

Come funziona ed è strutturata la “telemedicina”: quali servizi offre e vantaggi per i pazienti e i primi ospedali che usano queste tecnologie

 

di Antonio Bovetti

La telemedicina è un insieme di pratiche sanitarie che utilizzano le tecnologie digitali per fornire assistenza a distanza, migliorare la gestione delle malattie e ridurre il bisogno di spostamenti fisici, soprattutto in zone remote o per pazienti molto anziani o con difficoltà di mobilità.

Le telecomunicazioni e l’informatica posti al servizio della medicina funzionano grazie all’utilizzo di piattaforme digitali sicure che permettono di monitorare lo stato di salute dei pazienti, fare consulti, prescrivere terapie, visite ed esami, follow up, cioè controllo successivo a un trattamento o a una visita medica tramite videochiamate, chat, o anche dispositivi per il monitoraggio remoto dei parametri vitali (come la pressione sanguigna, la glicemia, la saturazione di ossigeno, ecc.). Per chiarire meglio, facciamo un esempio: un paziente cardiopatico viene ricoverato in ospedale e il medico, attraverso telefono e video, dialoga con il medico di base, il quale gli illustra lo stato di salute del paziente. Il medico ospedaliero, una volta preso atto della situazione, si mette in comunicazione con uno o più specialisti, mandando loro, via mail, la cartella clinica e, in questo modo, possono decidere, di comune accordo, la terapia da somministrare.

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La sanità sulla rete web ha fatto il suo ingresso nel Servizio Sanitario Nazionale nel dicembre 2020 con la firma del ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regione sulle linee guida con le regole per visite, consulti, referti e teleassistenza. In Italia, le diagnosi e le terapie a distanza si rendono sempre più necessarie soprattutto se consideriamo che la problematica delle malattie croniche sta diventando sempre più centrale e prioritaria.

La telemedicina in Italia è stata potenziata soprattutto durante la pandemia di COVID-19, quando molte strutture sanitarie hanno dovuto adottarla per continuare a seguire i pazienti senza aumentare il rischio di contagio.

Inoltre, la medicina via web viene integrata nel sistema sanitario nazionale attraverso il “Fascicolo Sanitario Elettronico” (FSE), che permette di archiviare e condividere i dati sanitari tra medici e strutture. In alcuni casi, la telemedicina è anche rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma dipende dal tipo di prestazione e dalla regione. Microsoft è da molto tempo impegnata nel supportare il percorso di trasformazione digitale della Sanità italiana. La società ha messo a disposizione tecnologia e competenze per aiutare le realtà che si sono adoperate nella gestione della salute delle persone durante l’emergenza Covid-19.

Nel nostro Paese, l’Istituto Neurologico Carlo Besta e l’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano, hanno deciso di potenziare la telemedicina e così anche l’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma ha utilizzato la piattaforma Microsoft Teams per supportare l’attività dell’Unità di Crisi attivata per gestire l’epidemia: una task force di 24 dirigenti sanitari e amministrativi si confrontavano ogni giorno attraverso riunioni online per decidere come affrontare la situazione e programmare le attività.

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L’ASL Napoli 3, invece, sta utilizzando Skype per portare avanti i percorsi di cura e riabilitazione. In particolare, un team di logopedisti sta proseguendo l’attività con i pazienti che si collegano da casa, mentre un team di psichiatri sta dando continuità alle terapie attraverso video-sedute con i pazienti.

Infine, entrambe le strutture e l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma avevano attivato sulla loro homepage l’Healthcare Bot, il chatbot sviluppato da Microsoft per supportare le persone nell’autovalutazione dei sintomi del Coronavirus.

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