di Maria Antonella Pratali.
Il direttore artistico dell’82° edizione della Mostra, Alberto Barbera, lo ha definito un “instancabile esploratore” che ha ampliato i confini del linguaggio cinematografico. Il regista che riceverà il premio ha commentato: “Non ho ancora finito”.
Il regista in questione è Werner Herzog, nato nel 1942 a Monaco di Baviera.
Ma chi è Werner Herzog e perché è così interessante anche per chi non ha mai (o ancora) visto un suo film? (Nel caso, conviene rimediare).
Non è solo un regista, è un avventuriero con cinepresa. È un pazzo geniale che ha fatto trascinare una nave su per una montagna attraversando la giungla per girare “Fitzcarraldo”. Avrebbe potuto ricorrere a effetti speciali, ma ha affermato che “la realtà è più folle della finzione”. La natura è bella, ma anche spietata, e lui la racconta così com’è, senza romanticismi. Osservando la giungla vede “caos, lotta per la sopravvivenza e una bellezza quasi crudele”.
Spesso lavora con attori non professionisti, ma ha un suo attore-feticcio, Klaus Kinski, che ha interpretato molti suoi film, tra cui “Nosferatu, il principe della notte” (https://italiasara.it/2025/02/15/cinemitalia-approfondimenti-nosferatu-uno-e-trino/).
Tuttavia ha sempre avuto con lui un rapporto burrascoso. Secondo una dichiarazione del regista, sul set di “Aguirre, furore di Dio” lui e Kinski pensarono seriamente di uccidersi a vicenda.
Durante un’intervista, Herzog fu colpito da un proiettile sparato da un fucile ad aria compressa. Continuò imperterrito, stringendo i denti e dicendo: “Non era un proiettile importante”.
Nonostante l’età, continua a essere molto attivo nel mondo del cinema. Recentemente ha completato il documentario “Ghost Elephants” in Africa, e sta lavorando al film “Bucking Fastard”, tratto dalla storia vera delle gemelle Chaplin, ossessionate sessualmente dal loro vicino di casa, un camionista che si vide costretto a denunciarle. Il titolo del film si basa su un lapsus verbale pronunciato simultaneamente dalle gemelle in tribunale. La curiosa caratteristica del parlare all’unisono e il legame simbiotico delle gemelle Chaplin saranno al centro del film, di cui Herzog ha anche scritto la sceneggiatura.
In conclusione, Herzog racconta come un filosofo che ha visto molto e gira film dove la realtà supera la fantasia. Non vediamo l’ora di goderci quest’ultimo, interpretato dalle attrici gemelle Kate e Rooney Mara.