Nadja Dalla Vedova: quando la poesia resta “dentro”

Una poesia  “intimistica” fatta di emozioni e dettagli quotidiani che diventano universali

 

Nadja Dalla Vedova, di origine veneta, è nata a Sacile (PN) il 26 luglio 1937, dove il padre esercitava la professione di medico chirurgo. Trasferitasi in seguito a Mogliano Veneto, ha frequentato l’università Ca’ Foscari di Venezia. È vissuta 40 anni a Milano dove ha anche insegnato. Amante dell’equitazione e del tennis, ha vinto numerose coppe e premi. Da sempre nutre grande passione per la poesia e collabora con l’associazione culturale “Tigulliana” da cui ha ottenuto vari riconoscimenti. Sposata con Sandro Rovatti, risiede a Rapallo (Genova) dal 2013.  La sua poesia potrebbe essere definita “intimistica”, ovvero uno spazio privato reso parola, perché non cerca grandi platee, ma guarda dentro. È fatta di emozioni, dettagli quotidiani che diventano universali. Il suo valore sta nell’onestà con cui racconta l’anima, senza maschere. Una poesia che non grida, ma resta.

Nella foto: Nadja Dalla Vedova mentre riceve il Premio da Giuliano Beaud (Associazione Internazionale “Amici del Monte di Portofino”) a Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure.

 

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