Il “ripensamento” del Ministro Pichetto Fratin e la posizione degli “Amici del Monte di Portofino”
di Vittorio Dal Piano
Il Parco di Portofino, uno dei più bei parchi naturali italiani, potrebbe subire una significativa trasformazione. Dopo la diffida inviata lo scorso 23 aprile dall’associazione internazionale “Amici del Monte di Portofino”, tramite il Prof. Avv. Daniele Granara (che è anche Presidente del sodalizio fondato dal geologo Prof. Ardito Desio, il Ministero dell’Ambiente sta ripensando all’istituzione del Parco Nazionale di Portofino su una scala più ampia. Attualmente, il parco regionale copre solo tre comuni, ma il Ministero sta considerando l’estensione a ben 11 comuni.
Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a riscontro dell’atto di diffida e su proposta dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha infatti inviato una richiesta agli undici comuni interessati per ridefinire i confini e realizzare un “parco allargato”. Questa mossa rappresenta un importante passo verso la tutela e la valorizzazione dell’area del Monte di Portofino, che è considerata una delle più belle e ambientalmente significative della Liguria.
I comuni interessati da questa possibile estensione sono ancora da definire con precisione, ma l’obiettivo potrebbe essere quello di creare un’area protetta più ampia e più efficace per preservare la biodiversità e la bellezza naturale del territorio. Questa iniziativa potrebbe avere un impatto positivo sulla conservazione dell’ambiente e sulla promozione del turismo sostenibile nella regione.
L’associazione “Amici del Monte di Portofino”, accanto al Coordinamento del Parco (che raggruppa varie associazioni sostenute da moltissimi Cittadini interessati alla salvaguardia del territorio) sta giocando un ruolo chiave in questo processo, sollecitando il Ministero dell’Ambiente a riconsiderare l’estensione del parco. La loro azione dimostra l’importanza della società civile nel promuovere la tutela dell’ambiente e la conservazione della natura. Appare altrettanto chiaro che il Comune di Portofino, quale “capofila” del nuovo Parco nazionale, potrà assumere un ruolo fondamentale a livello internazionale nel dare il proprio nome a un territorio così prestigioso, che potrà diventare ancor più noto in tutto il mondo ed eguagliare quello delle “Cinque Terre”, oggi al “top” nella graduatoria mondiale (al quinto posto dopo Roma, Firenze, Venezia, Napoli), che hanno relegato (in questi ultimi anni) il nome di Portofino al dodicesimo posto. Da considerare, inoltre, che la Regione Liguria potrebbe essere l’unica regione d’Italia a vantare la presenza di ben due “parchi nazionali” in una striscia di terra così turisticamente qualificata.