Avviata una inchiesta per verificare le responsabilità dei ministri e del sottosegretario coinvolti nel caso, accusati di aver violato le norme di diritto internazionale
Il Tribunale dei Ministri ha chiesto il rinvio a giudizio di due ministri, Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, e del Sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso Almasri. La vicenda riguarda la storia legata all’estradizione del generale libico Najeem Osema Almasri Habish, comandante della polizia giudiziaria libica, noto come trafficante e torturatore e accusato violazioni dei diritti umani.
Il caso Almasri ha sollevato un grande dibattito pubblico e politico in Italia, con accuse di collusione tra le autorità italiane e quelle della Libia. Il Tribunale dei Ministri ha avviato un’inchiesta per verificare le responsabilità dei ministri e del sottosegretario coinvolti nel caso, accusati di aver violato le norme di diritto internazionale. Il rinvio a giudizio dei ministri e del sottosegretario potrebbe avere conseguenze politiche e giudiziarie significative, mentre la vicenda potrebbe avere un impatto sulla reputazione dell’Italia a livello internazionale e sulla sua credibilità in materia di diritti umani violati dal generale libico fatto rimpatriare in tutta fretta. La scarcerazione e il riaccompagnamento a Tripoli di uno dei più feroci criminali libici, trafficante di esseri umani e criminale di guerra su cui pende da tempo un mandato di cattura internazionale è stata ritenuta grave dal Tribunale dei Ministri.
Il caso Almasri diventa così una sfida politica al sistema giudiziario italiano e potrebbe incidere sulla credibilità del paese in materia di diritti umani, mentre il rinvio a giudizio dei ministri e del sottosegretario potrebbe avere conseguenze significative per la politica e la giustizia italiana.