Unico Comune d’Italia (oltre a Torino) presente al “Salone del Libro” con molte idee chiare – Ambiente: azioni concrete, non slogan – Cultura: un motore per la comunità – Sociale: attenzione reale ai bisogni

 

di Marco Delpino

Alle porte di Torino, incastonato tra natura e storia, c’è un Comune che non si limita ad amministrare il territorio, ma lo valorizza con intelligenza e visione: Pianezza. Con circa 15.000 abitanti, questo centro dell’area metropolitana torinese si distingue per una gestione pubblica attenta all’ambiente, alla cultura e al benessere della comunità.

Pianezza è uno dei Comuni piemontesi che ha investito con decisione nella sostenibilità ambientale, grazie a un sistema efficiente e al coinvolgimento diretto dei cittadini. L’illuminazione pubblica è stata convertita a LED per ridurre i consumi, e nuove aree verdi sono state progettate per garantire più ossigeno, più ombra e più vivibilità.

L’attenzione al verde urbano è tutt’altro che estetica: è parte di una strategia di resilienza climatica. A Pianezza, l’ambiente non è un contorno, è il cuore della pianificazione urbana. Il Comune ha trasformato la cultura in un bene accessibile e diffuso. Spazi come la biblioteca civica, il teatro Concordia e i centri culturali ospitano eventi, mostre, laboratori e progetti che coinvolgono ogni fascia d’età. Non è raro trovare studenti, famiglie e anziani insieme a concerti, letture pubbliche o proiezioni cinematografiche.  Non si tratta solo di “offrire cultura”, ma di costruire partecipazione. Le collaborazioni con le scuole, le associazioni e gli artisti locali creano un tessuto attivo, dove il sapere e la creatività diventano strumenti di inclusione.  L’aspetto forse più distintivo di Pianezza è l’impegno sociale. Il Comune ha attivato politiche che guardano ai bisogni reali delle persone, in modo pratico e continuativo. Dall’assistenza domiciliare agli anziani, ai progetti di inclusione per persone con disabilità, fino al sostegno psicologico post-pandemia per adolescenti e famiglie. Un servizio che fa la differenza, perché non lascia indietro nessuno.  Ma Pianezza, unico Comune, oltre a Torino, presente al Salone del Libro, ha scelto di mettere in vetrina i propri autori e le realtà del territorio in un contesto di prestigio internazionale con oltre 50 incontri organizzati in 5 giorni e con 100 autori e relatori intervenuti.  «Al Salone del Libro abbiamo cercato di creare una grande Piazza del libro – ci ha confermato il Sindaco di Pianezza Antonio Castello – aperta a tutti i cittadini, agli autori che sono intervenuti, ai sindaci, alle autorità Istituzionali e ai tanti visitatori che sono passati a visitare la nostra area. Lo Stand di Pianezza è stato un luogo d’incontro inclusivo e vivo, fatto di relazioni e di condivisioni culturali, uno spazio che ha consentito di raccontare storie locali e voci nazionali, dove la cultura è diventata accessibile a tutti, partecipata e condivisa».  Nello Stand di Pianezza è stato proposto un calendario ricco di incontri e iniziative. Tra i tanti temi presentati c’è stata la medicina, la legalità, la giustizia, lo sport e la prevenzione della salute. «Il Comune quest’anno ha voluto fare le cose in grande – hanno aggiunto il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Riccardo Gentile e l’Assessore alle Politiche Sociali Lucianella Presta – C’è stata una grande sinergia tra i temi presentati in Fiera e le iniziative culturali realizzate a Pianezza». «La forte presenza di iniziative culturali nel nostro territorio – ci ha rivelato ancora il Sindaco Antonio Castello e la Presidente della “Pro Loco” Rosanna Fassino – si inserisce in un percorso più ampio e ambizioso, che vede il Comune di Pianezza candidato al titolo di Capitale italiana del libro 2026”. Il progetto è stato chiamato: “Pianezza, un libro aperto: legami di cuore, storie che uniscono comunità”. Il Salone del Libro ci ha dato l’opportunità di fare conoscere meglio la realtà del nostro territorio. Siamo molto soddisfatti di avere promosso questa importante iniziativa che ha avuto un grande successo».  In un’Italia dove spesso si parla di crisi amministrativa e sfiducia nelle istituzioni, Pianezza dimostra che un altro modo di governare è possibile: trasparente, partecipativo, concreto. Non si tratta di miracoli, ma di buone pratiche, di pianificazione intelligente, di dialogo con i cittadini.

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Pianezza, dunque, non è solo un Comune “che funziona”, è un esempio che può ispirare altri territori a investire dove conta davvero: nella qualità della vita delle persone.

Nella foto: Marco Delpino (autore dell’articolo, al centro) tra il Sindaco Antonio Castello e la Presidente della Pro Loco Rosanna Fassino.

 

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