La Soluzione dei Due Stati, i dubbi dell’Italia, i Paesi europei che riconoscono la Palestina e il Cardinale Parolin (Segretario di Stato del Vaticano) che ha detto: “Per noi la Palestina è stata riconosciuta da mo’…” – Nella Diocesi di Chiavari, alle 22 di domenica 3 agosto, il Vescovo Mons. Giampio Devasini ha invitato tutte le chiese a suonare le campane a lutto per dire “basta allo sterminio”
La questione del riconoscimento dello stato palestinese è un tema caldo nella politica internazionale, e l’Europa non fa eccezione. Attualmente, 147 paesi su 193 membri dell’ONU riconoscono la Palestina come stato, e tra questi c’è anche il Vaticano. Il Segretario di Stato del Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, ha infatti affermato che “la Palestina è stata riconosciuta da mo’…”, sottolineando la posizione chiara della Santa Sede sulla questione. Tuttavia, non tutti i paesi europei condividono la stessa posizione. L’Italia, ad esempio, è tra i paesi che non hanno ancora riconosciuto lo stato palestinese. Questo dubbio italiano crea una certa incertezza nella politica europea sulla questione. Attualmente, solo 11 paesi membri dell’UE hanno riconosciuto lo stato palestinese: Bulgaria, Cipro, Irlanda, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Questo numero è destinato a crescere, visto che altri paesi europei stanno valutando la possibilità di riconoscere la Palestina. Il riconoscimento dei due stati, Israele e Palestina, potrebbe portare a una chiarezza internazionale e a una clausola politica di pace in quel martoriato territorio, dove si stanno verificando indicibili violenze soprattutto su bambini, donne e civili. La soluzione dei due stati è considerata da molti la chiave per risolvere il conflitto israelo-palestinese e garantire la pace nella regione.
Nel concreto, nella Diocesi di Chiavari, il Vescovo Mons. Giampio Devasini ha aderito all’iniziativa promossa da Pax Christi “Disertiamo il silenzio” per richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. Il Vescovo diocesano invita a suonare le campane delle chiese domenica 3 agosto alle ore 22: un gesto simbolico per rompere il silenzio, invocare il cessate il fuoco e testimoniare vicinanza a chi soffre.
Mons. Devasini ha aggiunto: “Mi permetto di suggerire come tipo di suono quello dell’agonia – scrive mons. Devasini -. Attraverso questo gesto grideremo il nostro “Adesso basta!” alle operazioni militari che stanno seminando morte e distruzione, fame e disperazione nella Striscia di Gaza; attraverso questo gesto grideremo il nostro ‘Adesso basta!’ ai conflitti e alle violenze che ogni giorno si consumano in molte parti del mondo. Il Signore, Principe della pace, possa ispirare tutti a cercare il dialogo e la riconciliazione, nella consapevolezza che, se è vero che: ‘Chi salva una vita, salva il mondo intero’, è pure tragicamente vero il contrario: ‘Chi uccide un uomo, uccide il mondo intero’”.