Libri: la storia del cane Glenn che non voleva morire

In un volume della scrittrice Brina Maurer l’intensa storia di chi manifesta l’amore verso gli animali e il rispetto per il prossimo

 

di Federico Caldera

In oltre 250 pagine, la scrittrice Brina Maurer nel libro “Glenn delle sabbiedoro – Il cane che non voleva morire” ci offre il diario di una sofferenza, con un possibile finale aperto alla vita. Nel libro non c’è solo la vicenda di Glenn, ma anche degli umani che lo amano e di altri amici animali. Ne esce una storia molto intensa che chi ha avuto animali a lungo con sé capirà certamente al volo. Gli altri lettori potranno imparare quanto profonda è l’anima di altre creature. Qualcosa che si può avvistare persino nel “mare magnum” di video social che ci vengono proposti, in cui piccoli gattini dormono beati fra le zampone di grossi cani, con le effusioni che si scambiano davvero commoventi. E l’amicizia fra animali (immagine che nella Bibbia prefigura il ritorno dell’Eden alla fine dei tempi) non riguarda solo cani e gatti, ma comprende tartarughe, anatre, scoiattoli, criceti, pappagalli… Certamente stare insieme fin da cuccioli, per caso solitamente, influirà ciò che vi viene mostrato in video non è la normalità dei rapporti tra specie diverse. E che dire della devozione di certi animali selvatici e persino feroci, salvati da umani, che, quando rivedono dopo anni i loro amici, sanno riconoscerli e corrono a dimostrare tutto il loro affetto? Se i rapporti tra esseri sono improntati all’amore, questo sentimento non può che produrre altro amore capace a superare barriere impossibili.

Tutta questa lunga parentesi per dire che le “vie dell’amore” sono strane, ma che quando si riesce a permeare la vita di questo incanto continuo molte cose impossibili diventano normali. Peccato che i “magneti di amore” siano troppo pochi su questa terra… Leggendo bene le pagine di questo bel libro, si scoprirà che nel corpo di Glenn si è incarnato nientemeno che il poeta Byron, ma questo e un artificio narrativo; la storia del vero Glenn è sostanzialmente tutta realtà. Chi si sceglie come compagno di vita davvero “nella buona e nella cattiva sorte” diventa parte di noi, umano o animale che sia. Nella ruota del “samsara”, che significa “scorrere insieme”, contano solo le anime, per cui non è lecito fare del male a un altro essere, perché è uguale a noi sul piano “astrale”, essendo la reincarnazione di un’anima che un tempo era umana e lo sarà di nuovo… In realtà il concetto e più profondo, perché tutto, ma proprio tutto, è sacro. Questi concetti si ritrovano nel libro di Brina Maurer, come in precedenti lavori dell’autrice. Ai lettori il piacere, ma anche la fatica, di scoprire le tante diramazioni spirituali e umane di questo libro.

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Brina Maurer, “Glenn delle sabbiedoro – Il cane che non voleva morire”, pagg. 256, euro 15, edizioni Macabor.

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