Alvaro Vitali, il “Pierino” della commedia sexy all’italiana

di Nico Colani

È morto a Roma a 75 anni Alvaro Vitali, attore e comico italiano della commedia sexy all’italiana. Nato il 3 febbraio 1950, Vitali era stato ricoverato due settimane fa “per una broncopolmonite recidiva”, come aveva dichiarato l’ex moglie Stefania Corona in una recente intervista.  Il Pierino nei tanti ruoli nei film del filone sexy mancherà a molti. Carlo Verdone ha stupito i suoi follower che hanno reagito positivamente ad una foto insieme ad Alvaro, sempre nei panni di Pierino, con questa foto assieme, e conoscendo soprattutto il momento di difficoltà economica nel quale riversava Alvaro Vitali, il Grande Carlo, ha teso la mano e dato un’occasione ad una persona ormai dimenticata dal sistema, ma che ha interpretato una delle principali maschere del cinema italiano degli anni 70/80. Alvaro Vitali è stato un attore italiano noto per i suoi ruoli in numerosi film commoventi, soprattutto nella serie “Amici Miei” e in vari film della commedia sexy all’italiana. Vitali ha iniziato la sua carriera come attore di varietà televisiva e cinematografica negli anni ’60. Ha lavorato come caratterista in molti film, spesso interpretando ruoli di personaggi eccentrici o comici. Negli anni ’70 e ’80, Vitali ha raggiunto il successo con ruoli in film come “4 Mosche di Velluto Grigio” (1971), “La Tosca” (1973) e “Amici Miei” (1975). Ha lavorato con registi come Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola, e ha recitato accanto a attori come Ugo Tognazzi, Gastone Moschin e Philippe Noiret. Vitali si è sposato due volte e ha avuto due figli. La sua vita personale è stata segnata da alcune controversie e problemi di salute.  Negli anni ’90 e 2000, Vitali ha attraversato un periodo di declino professionale a causa di problemi personali e di salute. Tuttavia, ha continuato a lavorare nel cinema e nella televisione, apparendo in vari film e programmi TV. Negli ultimi anni, Vitali ha ripreso a lavorare regolarmente, apparendo in film e serie TV. Non lo rivedremo più, in una comicità particolare classica degli anni 70/80, gli anni “creativi”, le basi della svolta economico-sociale che si completerà soltanto nel decennio successivo. Gli anni della musica pop e rock e dei figli dei fiori, anni che nelle loro semplicità hanno portato fortuna e sorrisi. Anche a chi non è piaciuto Pierino deve dare atto che quegli anni non ritorneranno mai più.   Ciao Pierino.

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