Dolore e Memoria in occasione dell’anniversario del 2 agosto 1980: 85 morti e oltre 200 feriti

 

Il 2 agosto 1980, esattamente 45 anni fa, la stazione centrale di Bologna fu teatro di uno degli attentati più tragici della storia italiana. Alle 10:25, un ordigno esplosivo posto nella sala d’aspetto di seconda classe esplose, causando la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. Questo evento, noto come la Strage di Bologna, rappresenta il più grave attentato terroristico commesso in Italia nel secondo dopoguerra e costituisce un atto culminante della strategia della tensione. L’esplosione, causata da 23 kg. di esplosivo militare, devastò l’ala ovest della stazione e investì anche il treno Adria Express in sosta. I soccorsi furono immediati e molti cittadini, insieme ai viaggiatori presenti, prestarono i primi soccorsi alle vittime. La corsia di destra dei viali di circonvallazione del centro storico di Bologna fu riservata alle ambulanze e ai mezzi di soccorso. La strage di Bologna fu l’ultima e più grave strage compiuta durante gli anni di piombo, fra le quali si ricordano la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, quella di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e la strage del treno Italicus del 4 agosto 1974. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista; ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi — per i quali furono condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza — la sentenza finale del 1995 condannò Valerio Fioravanti e Francesca Mambro «come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l’attentato di Bologna» e per aver «fatto parte del gruppo che sicuramente quell’atto aveva organizzato». Nel 2007 si aggiunse la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all’epoca dei fatti, e nel 2020 quella di Gilberto Cavallini. A lungo i mandanti della strage rimasero sconosciuti, sebbene fossero stati rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati. Negli anni 2020 l’inchiesta della Procura generale di Bologna e le successive sentenze hanno concluso che Paolo Bellini (ex Avanguardia Nazionale), esecutore insieme agli ex NAR già condannati in precedenza, agì in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori.

La Strage di Bologna rappresenta un evento tragico che ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana. L’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna continua a lavorare per mantenere viva la memoria di questo evento e per ottenere giustizia per le vittime e le loro famiglie.

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