I fazzoletti della libertà in mostra al Museo del Risorgimento di Genova

Una mostra al Museo di Mazzini ripercorre simboli, colori e messaggi che segnarono la nascita dell’Italia, tra cimeli unici dal 1847 al 1912

 

di Antonio Bovetti

Alla Casa di Mazzini, sede del Museo del Risorgimento in via Lomellini a Genova è visitabile fino al 30 settembre 2025 l’esposizione “Risorgimento agitato”. La mostra coglie la più importante collezione italiana di fazzoletti “parlanti”: autentici testimoni di un’epoca in cui i simboli tessili diventavano veicolo di messaggi politici, ideali e speranze di libertà. E’ un patrimonio fragile e prezioso, reso oggi accessibile grazie al contributo del GOI (Grande Oriente d’Italia) che, nel 2019, ha finanziato tramite l’Art Bonus il restauro dell’ala del museo dedicata a bandiere, stendardi, drappi e fazzoletti, che comprende un arco cronologico che va dal 1746 al 1945. L’intervento ha consentito di restaurare numerosi cimeli, ora conservati in una sala climatizzata riservata ai ricercatori. Proprio da questo nucleo proviene la raccolta di foulard in seta, prodotti tra il 1847 e il 1912, che oggi il Museo propone al pubblico in un allestimento curato dal conservatore del museo Massimo Angelini e da Elio Micco che ha curato la mostra. Tra i pezzi più singolari spiccano il fazzoletto raffigurante Balilla (1847), quello dedicato a una congiura mai avvenuta, un esempio di “fake news” ottocentesca e una rara tavola didattica massonica realizzata in seta. Nel triennio 1847-1849, spiegano i curatori della mostra, la produzione di questi oggetti conobbe un vero boom: artigiani, commercianti e industrie tessili potevano finalmente esprimere gli ideali patriottici alla luce del sole. I fazzoletti diventavano così manifesti da tasca, ornati con i ritratti dei leader del movimento nazionale da Pio IX ai sovrani riformatori come Leopoldo II e Carlo Alberto con slogan, editti e decreti, oppure con i colori che progressivamente si unirono nel tricolore.

La mostra non si limita ai fazzoletti: sono esposti anche oggetti di uso comune reinterpretati in chiave politica e propagandistica, come un paravento del 1850 decorato con ritagli da libri e riviste e il celebre plaid che coprì le spoglie di Carlo Cattaneo (1869) e di Giuseppe Mazzini (1872). Presso la biglietteria del Museo sono disponibili i cataloghi “Risorgimento agitato” (120 pp., parzialmente a colori) e “Lo sciallo del Risorgimento” (36 pp., interamente a colori). L’Istituto Mazziniano –  Museo del Risorgimento custodisce nella casa natale di Giuseppe Mazzini un patrimonio storico che va ben oltre il periodo unitario, dall’insurrezione di Genova contro gli Austriaci del 1746 fino alla Liberazione del 1945, offrendo al pubblico uno sguardo unico sulla storia civile e politica del Paese.

Sitografia

https://www.museidigenova.it/it/risorgimento-agitato-sediziosi-o-celebrativi-i-fazzoletti-patriottici-di-casa-mazzini

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