Genova, gli intramontabili Momix al Politeama

di Antonella Pratali

La natura si fa danza, e la danza si fa poesia, luce, buio, spazio in cui appaiono corpi che diventano
strane creature in metamorfosi continua. Al Politeama di Genova si partecipa a un viaggio nella
magia, nell’illusione e nel sogno creati dal corpo umano che si muove con la musica, come se
l’armonia che ascoltiamo fosse essa stessa un prodotto del movimento che sfida la gravità. Va in
scena la “Bibbia delle piante, degli animali e dei minerali”, per dirla con le parole di Moses
Pendleton, fondatore e coreografo dei Momix, compagnia di ballerini acrobati.
Pendleton, nato nel Vermont in una famiglia di allevatori, trae ispirazione dal proprio giardino, più
che dall’ambiente urbano, per creare coreografie che evocano un mondo surreale, in cui gli
spettatori di ogni età fanno fatica a stare fermi ad osservare. Si vorrebbe partecipare al movimento
leggero delle foglie, dei fiori, degli insetti creati con continui giochi di prestigio in un’alchimia di
luce ed energia.
“Ella danza la danza delle stelle e quella dell’universo; poi ella danza la danza dei fiori che
vorticano nel vento”. Così descriveva Khalil Gibran la danzatrice alla corte del principe, perché
l’esistenza è un ballo continuo, alla ricerca dell’armonia con ciò che ci succede intorno e con tutti
gli esseri del nostro universo.
Buio sul palco. Sia fatta luce, ed ecco comparire ali di gabbiani fosforescenti che si avvicinano e
sembrano volerci lambire, per poi ritrarsi e danzare nel vento immaginato, fino a scomparire. Onde
marine prendono corpo e danzano tra luce e ombra, una medusa fluttua nell’acqua sognata ruotando
su se stessa, dando vita alla bellezza. I Momix, molto lontani dalla danza classica, rendono semplici
esecuzioni che in realtà richiedono sforzi fisici al limite delle possibilità del corpo umano. Nel
gioco della danza e dell’illusione, così come nel quotidiano, nulla è mai come sembra.
Nessun dramma viene rappresentato in scena, ce ne andiamo divertiti e sorridenti, con un senso di
leggerezza ritrovata e l’animo grato.

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