Andreas Hofer, un eroe per la libertà

di Valentina Besana

Il 20 febbraio commemoriamo l’anniversario della morte di Andreas Hofer, figura centrale della resistenza tirolese contro le forze napoleoniche e bavaresi. Nato nel 1767 a San Leonardo in Passiria, Hofer era un oste e commerciante di bestiame che divenne leader della rivolta tirolese del 1809, guidando le milizie popolari in difesa della loro terra e delle loro tradizioni.
Il contesto storico in cui si sviluppò la sua azione è quello delle guerre napoleoniche, che avevano profondamente modificato gli assetti territoriali europei. Con il Trattato di Schönbrunn del 1809, l’Impero austriaco fu costretto a cedere il Tirolo alla Baviera, allora alleata della Francia napoleonica. Questo passaggio di sovranità generò un forte malcontento tra la popolazione tirolese, profondamente legata alla tradizione asburgica e alla propria autonomia. Hofer divenne il punto di riferimento di una serie di insurrezioni popolari, culminate nella riconquista di Innsbruck e in una breve restaurazione del dominio asburgico sulla regione.
Tuttavia, la reazione franco-bavarese non tardò ad arrivare e, dopo una serie di scontri sanguinosi, le truppe napoleoniche ripresero il controllo del territorio. Hofer, rifugiatosi sulle montagne, fu catturato e condotto a Mantova, dove venne condannato a morte e fucilato il 20 febbraio 1810.
Hofer nel corso della storia è diventato simbolo della resistenza e della lotta per la libertà. Antesignano nel riconoscere unite le varietà linguistiche ed etniche del Tirolo: tedeschi, italiani e ladini, uniti contro uno stato assoluto. Un’interpretazione moderna della sua visione di convivenza etnica può essere vista come una rilettura attuale, dopo due secoli, distaccata dalle letture romantiche ed epiche del passato. Citando il titolo provocatorio del libro del Professor Riccadonna, “Andreas Hofer Trentino. Nel secondo centenario dell’anno Nove”, Hofer è descritto come un eroe non solo per il Tirolo, ma anche per il Trentino, sottolineando la sua importanza ben oltre i confini locali.
Il 20 febbraio di ogni anno, Andreas Hofer è ricordato come un simbolo di resistenza e di fedeltà alla propria terra. Ogni anno, a Mantova, la commemorazione inizia con un corteo in Piazza Porta Giulia, per poi trasferirsi nel parco intitolato a lui, dove si trova anche il museo a lui dedicato, “Andreas Hofer Mantova Mito Memoria”, che raccoglie reperti e immagini dedicati alla sua vita e alla sua lotta. Il momento più emozionante e rappresentativo della cerimonia: gli spari a salve degli Schützen, che rievocano la memoria della sua lotta e del suo sacrificio. Gli Schützen, un tempo i tradizionali gruppi di difensori del Tirolo, oggi sono impegnati nella salvaguardia della cultura e dell’identità tirolese, sottolineano con la loro presenza il legame tra passato e presente.
Anch’io, da appassionata di storia, ho avuto l’onore di partecipare alla cerimonia del 2022, un momento solenne e carico di emozione, alla presenza delle autorità istituzionali della città di Mantova.
Per ricordare il suo sacrificio, una canzone popolare, “Zu Mantua in Banden”, ha immortalato il suo coraggio. Ecco un estratto della canzone con la mia traduzione in italiano e in ladino:
Tedesco:
“Zu Mantua in Banden
Der treue Hofer war
In Mantua zum Tode
Führten ihn die Feinde dar.”
Italiano:
“A Mantova in catene
Il fedele Hofer era
A Mantova alla morte
Lo condussero i nemici.”
Ladino:
“A Mantova tla zernia
Hofer l fidel l’era
A Mantova ala mort
L’an porta i nemisc.”
La storia di Andreas Hofer continua a ispirare riflessioni sul significato di autonomia e identità territoriale, elementi che, ancora oggi, animano il dibattito politico e culturale in molte regioni d’Europa e, più in generale, sui principi di libertà e autodeterminazione.

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