Record di ascolti per l’inno all’Europa dell’artista: sfiorati i 4 milioni e 400mila telespettatori. “Mentre intorno c’erano rovine, morti, cadaveri” a Ventotene progettavano un’Europa di “giustizia sociale che non lascia indietro nessuno”
Sono stati 4 milioni 396mila, pari al 28,1% di share, i telespettatori che ieri hanno seguito in diretta su Rai1 “Il Sogno”, la serata-evento che Roberto Benigni ha dedicato all’Europa. Lo spettacolo è andato in onda anche in Eurovisione, in contemporanea su Radio 2 e in streaming su RaiPlay.
“C’è da essere orgogliosi di essere europei”, ha dichiarato l’artista che poi ha poi ricordato come il continente, pur essendo il più piccolo, abbia “forgiato alcuni dei pensieri più influenti della storia”. L’Unione Europea è stata descritta nel monologo come “la più grande costruzione istituzionale, sociale, politica ed economica degli ultimi 5 mila anni, un progetto unico basato sull’unità e il dialogo, opposto a ogni forma di divisione”. Benigni ha anche affrontato il pericolo rappresentato dai nazionalismi, affermando che questi ultimi “hanno sempre prodotto guerre. I nazionalisti odiano il mondo, ne hanno paura; il loro motto è ‘Abbiate paura’”. Ed è sicuramente questa di Benigni la miglior risposta, in termini culturali, alle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che proprio ieri ha avuto modo di attaccare il “manifesto di Ventotene”, che va inquadrato nel momento storico in cui è stato scritto, ovvero nel 1941, con gli autori (giovani idealisti) che si trovavano prigionieri di un regime fascista, sopraffattore delle libertà e dei diritti.