I turisti sono allarmati dalle ultime scelte dell’Amministrazione Trump
di Antonio Bovetti
Molte compagnie aeree, varie società di gestione aeroportuale, agenzie di viaggio e hotel si mostrano ufficiosamente preoccupati. Cresce la preoccupazione per il calo dei viaggiatori diretti negli Stati Uniti. Secondo le ultime analisi, un numero crescente di visitatori sta pensando di rimandare il proprio viaggio oltreoceano o di cancellare le prenotazioni o cambiare destinazione. Dalle agenzie stampa si evince che questo calo del turismo verrà discusso nella prossima riunione di Airports Council International, come anticipato da Armando Brunini, amministratore delegato di SEA, la società che gestisce gli scali di Milano Linate e Malpensa.
Le tariffe e costi di viaggio sono in calo e le previsioni di vari analisti sono negative
La situazione si riflette sull’andamento delle tariffe aeree: nelle ultime tre settimane i prezzi dei biglietti sono stati inferiori rispetto alla media dell’anno scorso. Secondo Tourism Economics, i viaggi internazionali verso gli USA nel 2025 subiranno una contrazione del 5% rispetto alle previsioni iniziali, che stimavano una crescita del 9%. La causa principale sarebbe attribuita alle politiche e alla retorica divisiva dell’amministrazione Trump, con una conseguente perdita stimata in 64 miliardi di dollari per il settore turistico.
I dati ufficiali confermano l’orientamento del turismo
I dati del Dipartimento americano della Sicurezza Interna relativi ai primi due mesi del 2025, analizzati da varie agenzie stampa evidenziano un calo degli ingressi negli USA rispetto allo stesso periodo del 2024. L’Italia segna un -9,5%, la Francia -6%, la Germania -7%, mentre l’intera Europa registra un -1,7%. Un particolare che fa riflettere riguarda proprio i viaggiatori italiani: la riduzione è contenuta per le compagnie non americane (-2,1%), mentre è molto più marcata per quelle statunitensi (-24,5%), segno di un possibile «boicottaggio» dei vettori d’oltreoceano.
Se si analizzano solo i viaggi per turismo, i dati dell’International Trade Administration mostrano un quadro più vario. Nei primi due mesi del 2025, i visitatori italiani diretti negli USA sono aumentati del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Crescite si registrano anche per gli spagnoli (+1,7%) e i britannici (+5,4%), mentre calano i francesi (-4,9%), i tedeschi (-5,2%) e gli olandesi (-6,3%).
L’industria del turismo americano, allarmata dai primi cali di domanda, esamina con attenzione queste dinamiche, cercando strategie per contenere le perdite e, fattore importante, riconquistare la fiducia dei viaggiatori internazionali.