La storia della Baronessa Von Mumm che salvò Portofino dalla distruzione nazista

“La notte di San Giorgio” e “Operazione Sunrise” 80 anni dopo: un mistero che sconfina con la leggenda

 

Aveva ragione Indro Montanelli a dire che “unico angolo scampato ai tanti massacri è Portofino”. Qui il porticciolo è rimasto quello di sempre e anche il Monte è rimasto come un tempo. In tutto il promontorio questo è l’unico lembo in cui i boschi sono rimasti boschi e le scogliere scogliere.  Dalla parte di sinistra della piazzetta, resa celebre per la bellezza e la serenità di quella cinta di rosee casette a ferro di cavallo, le une strette alle altre, quasi a specchiarsi nelle azzurre acque del Golfo, con il verde del Monte che le sovrasta, un sentiero lastricato porta sino alla chiesetta di San Giorgio, dove, nel famedio del piccolo cimitero, una lapide, tra le tante, reca incisa una scritta: “Jeannie Watt von Mumm benefattrice di Portofino”. Una scarna ma significativa frase per un popolo capace a lesinare anche sulle parole.

Ma cosa fece questa donna per meritarsi un pubblico elogio da parte degli abitanti?  Il 23 Aprile 1945, festa di San Giorgio, patrono del borgo, Portofino non sarebbe stato che un cumulo di macerie. Fu questa baronessa l’involontaria protagonista di una vicenda, divenuta quasi leggenda, che si consumò nelle drammatiche giornate che precedettero la liberazione d’Italia e che forse rappresentò l’appendice di una colossale spy story internazionale che coinvolse i servizi segreti delle forze in campo per impedire che prendesse corpo quella che, nelle intenzioni del capo del Terzo Reich, era chiamata “operazione Zeta”, ovvero la distruzione totale di molti impianti industriali, strategici o particolarmente significativi. Per l’Alta Italia (e per Portofino) sarebbe stato un disastro. Ma il peggio non avvenne e il pericolo per l’incantevole borgo ligure fu evitato proprio nel giorno di San Giorgio, vigilia della liberazione. Ancora oggi, a Portofino, lo chiamano “l’ultimo miracolo di quella primavera”.

Nei due libri, “Operazione Sunrise, l’ultimo miracolo” e “La notte di San Giorgio”, il giornalista e scrittore Marco Delpino ha ricostruito i fatti e rintracciato i sopravvissuti.  Nei due libri si raccontano gli accordi tra nazisti e alleati per salvare il nord Italia dalla distruzione, e l’episodio locale che portò al salvataggio di Portofino dal furore nazista.   Mano a mano che i tasselli del “mosaico” locale ed internazionale si incasellavano al posto giusto, alcuni “colpi di scena” contribuivano a rendere ancor più affascinante questa storia, “ultimo miracolo” di quella tormentata primavera.  Due vicende che si intrecciano in un vortice di spie, di luci e di ombre, con spunti che hanno coinvolto personaggi di primo piano, da Mussolini a Indro Montanelli, dal Generale Karl Wolff al capo dei servizi segreti americani Allen Dulles, dalla persecuzione degli ebrei all’allora Vescovo di Genova Giuseppe Siri, dal Barone Luigi Parrilli al Maggiore dei Servizi segreti svizzeri Max Waibel.

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I due libri saranno presentati lunedì 28 aprile alle 17 presso la Biblioteca “La Millenaria” di Ruta di Camogli (Via Romana, 171) con la presenza dell’Autore e l’organizzazione dell’associazione “La Millenaria” con ingresso libero.

Per visualizzare il servizio trasmesso dalla RAI sulla vicenda del salvataggio di Portofino dalla distruzione nazista, basta cliccare sul seguente link:

https://www.rainews.it/tgr/liguria/video/2024/10/operazione-sunrise-il-codice-che-salvo-portofino-nella-notte-di-san-giorgio-5f634c4f-da6e-4ffa-8920-aad488f1d3eb.html

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