“Il Potere d’acquisto logora chi non ce l’ha” Ovvero: come si diventa quasi tutti più poveri…

Gli stipendi italiani sono inferiore a quelli di Germania e Francia. Negli ultimi decenni, l’Italia ha registrato una stagnazione, se non una vera e propria diminuzione, dei salari reali

 

di Antonio Bovetti

Il potere d’acquisto degli stipendi italiani continua a essere più basso rispetto a quello di Germania e Francia. Un divario che, negli ultimi anni, si è ulteriormente ampliato, le retribuzioni lorde sono calate del 4,5%. Nello stesso periodo, invece, la Francia ha registrato un aumento dell’1,1% e la Germania del 5,7%.

Queste differenze sono confermate anche a livello internazionale: l’Italia è in forte ritardo. Secondo i dati Eurostat*, nel 2023, il salario medio annuo in Italia era inferiore di circa 8 mila euro rispetto alla media dell’Unione Europea. In Germania si attestava intorno ai 51mila euro, mentre in Francia superava la media europea.

Nel 2024, tenendo conto del costo della vita, il potere d’acquisto degli stipendi italiani risulta inferiore del 26,5% rispetto a quello tedesco e del 12,2% rispetto a quello francese. Anche se i contributi sociali, in Italia sono più alti rispetto a Germania e Francia, lo scarto resta comunque significativo: rispettivamente 16,5% e 11%.  Quali sono le cause strutturali alla base di questo divario salariale? Diversi elementi concorrono a spiegare il fenomeno. Un primo aspetto è la bassa produttività: la crescita della produttività in Italia è stata lenta, in particolare nel settore dei servizi. A ciò si aggiunge la pressione fiscale elevata, che riduce il reddito netto disponibile per i lavoratori.  Infine, pesa anche l’inefficacia della contrattazione salariale: i meccanismi di adeguamento non sono riusciti a compensare l’inflazione. Questo anche a causa dell’utilizzo dell’indice IPCA** (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i Paesi dell’Unione Europea), che esclude i beni energetici importati e quindi non riflette pienamente l’aumento del costo della vita percepito dalle famiglie.  Quali sono le prospettive future per una famiglia con due figli in età scolare?  Nel 2024, le retribuzioni contrattuali in Italia sono aumentate in termini reali del 2,1%, grazie a un incremento medio del 3,1% e a un’inflazione contenuta all’1%, che però tende ad aumentare. Tuttavia, il gap resta ampio: il reddito medio italiano rimane inferiore del 33% rispetto a quello tedesco e del 25,5% rispetto a quello francese.

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Glossario

Eurostat. Ufficio statistico dell’Unione Europea che opera come una direzione generale della Commissione europea. La sua missione è fornire all’Unione un servizio di informazioni statistiche di alta qualità, che consentano raffronti tra i vari Paesi e le varie regioni dell’Unione, tramite l’armonizzazione di concetti, metodi di calcolo, strutture e standard tecnici a livello europeo. (Treccani)

IPCA**. Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato: è stato sviluppato per fornire una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo. Viene utilizzato per monitorare la convergenza delle economie dei Paesi membri dell’Unione Europea ai fini dell’accesso e della permanenza nell’Unione Monetaria. (Fonte: ISTAT)

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