Al via nuovi negoziati commerciali
di Antonio Bovetti
Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato una sospensione reciproca dei dazi per un periodo iniziale di 90 giorni. L’intesa è stata raggiunta durante i colloqui svoltisi a Ginevra, in Svizzera, e la misura entrerà in vigore entro il 14 maggio. Secondo quanto riportato nella dichiarazione congiunta diffusa dall’agenzia Xinhua, Washington e Pechino sospenderanno l’applicazione dei dazi al 24% su una serie di beni, mantenendo però in vigore una tariffa residua del 10%. «Dopo l’adozione di queste misure – si legge nel comunicato stampa – le due parti istituiranno un meccanismo per proseguire i negoziati sulle relazioni economiche e commerciali. I colloqui potranno svolgersi in Cina, negli Stati Uniti o in un Paese terzo concordato di comune accordo. Se necessario, potranno essere avviate consultazioni operative su questioni rilevanti». Va ricordato che, all’inizio del suo secondo mandato, il presidente Donald Trump aveva imposto dazi fino al 145% sui prodotti cinesi. In risposta, Pechino aveva introdotto tariffe del 125% sui beni statunitensi. Nei giorni scorsi, Trump ha ammesso che i dazi non potevano superare di molto l’attuale soglia e ha ipotizzato una progressiva riduzione. Venerdì 9 maggio, ha suggerito di abbassare l’asticella all’80%. Sempre venerdì sera, il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato a Fox News che il presidente intende mantenere dazi “reciproci” significativi nei confronti di Pechino, ma che questi potrebbero essere ridotti fino al 34%, come già annunciato dalla Casa Bianca lo scorso 2 aprile. Nel frattempo, negli Stati Uniti il rapporto tra scorte e vendite al dettaglio è sceso sotto i livelli pre-pandemia Covid-19. Se le importazioni dalla Cina dovessero arrestarsi, i commercianti americani rischierebbero di trovarsi con scaffali vuoti. Una situazione che potrebbe rapidamente trasformarsi in un problema politico per l’inquilino della Casa Bianca, proprio mentre i consumatori tornano ad acquistare con maggiore slancio.