di Gianluca Castellini
Corniglia è un paese dal sapore più autentico perché meno accessibile, rispetto agli altri delle Cinque Terre, abbarbicato sulla collina alta circa 90 metri, non investito dal turismo mordi e fuggi, amato per questo, per il suo spirito originale, per i suoi ritmi lenti, lontani dal frastuono e dalla caciara.
Un gioiello, una vera e propria “perla”. Un borgo particolarmente suggestivo visto dal sentiero che porta verso il santuario di San Bernardino, le case unite una all’altra, appare come la polena di una nave che guarda il mare.
Le origini sono antichissime, i primi documenti risalgono addirittura agli scavi di Pompei, dove alcune anfore vinarie sono state rinvenute con la scritta “Cornelia”. Anche il Boccaccio ne ha scritto nel suo “Decamerone”, quando in una novella accenna ad “un buon bicchiere di Vernaccia di Corniglia”. Il nome è dovuto ai primi proprietari del territorio, appartenenti alla Gens Cornelia, in seguito i reggenti furono i signori di Lavagna, a cui seguirono quelli di Carpena, di Luni e i Fieschi legati alla repubblica Genovese. Il dominio di Genova è testimoniato dai resti della torre di avvistamento del 1556 presente sulla piazzetta detta “fosso”. Da non perdere la parrocchiale in stile gotico ligure del 1336, monumento nazionale dal 1910, sorta sui resti di una cappella risalente all’anno mille, che conserva pregevoli tele attribuite al maestro Prospero Luxardo, i “Misteri del Rosario” e il “Giudizio Universale” recentemente restaurate, due pregevoli vetrate realizzate dall’artista Trento Longaretti, un’antica acquasantiera proveniente dalla chiesetta purtroppo distrutta nell’800 da una frana nella suggestiva panoramica balconata denominata “Santa Maria”. Mio padre mi raccontava che il campanile originale fu abbattuto dai nazisti che in ritirata spararono da Manarola, purtroppo uccidendo una povera paesana. Un pregevole quadro salvato dalla frana è presente nell’oratorio “dei disciplinati” dedicato a Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto, in cui sono conservate reliquie della santa portate da marinai del borgo. Corniglia quindi,oltre alle bellezze del mare e del paesaggio è ricca di importanti monumenti e testimonianze storiche. È molto cambiata nel corso del tempo, è ricca di bed & breakfast e offerte culinarie molto gradite dai turisti, ma ha conservato intatta la sua struttura tipicamente ligure che la rende unica e incantevole.