Rischio Melanoma: la fondazione AIRC invita alla prevenzione

Esporsi al sole in modo responsabile è fondamentale per la salute della pelle. Un appello: attenzione ai rischi legati ai raggi UV, primo fra tutti il melanoma

di Antonio Bovetti

Con l’arrivo dell’estate non si può rinunciare al sole, alla spiaggia e alla tintarella: Abbronzatura, fascino e benessere sono il simbolo dell’estate. Il sole, specie in estate, sembra quasi una promessa di felicità. E in effetti un po’ lo è: stimola la produzione di vitamina D, regola il ritmo sonno-veglia, aumenta la serotonina e migliora l’umore. Ma l’esposizione eccessiva e non protetta ai raggi ultravioletti UVA e UVB può trasformarsi in un rischio concreto, e spesso sottovalutato. A ricordarlo è la Fondazione AIRC, che invita alla prevenzione, mettendo in guardia contro il melanoma, la forma più aggressiva di tumore della pelle. Il Melanoma è però un rischio reale, anche tra i giovani. Nel 2024, in Italia, si stimano circa 12.900 nuove diagnosi di melanoma cutaneo: oltre 7.000 tra gli uomini e quasi 6.000 tra le donne. Una malattia che non riguarda solo gli anziani: è oggi il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni e uno dei più comuni già sotto i 30. Sebbene sia un tumore aggressivo, negli ultimi anni la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è significativamente aumentata, raggiungendo l’88% negli uomini e il 91% nelle donne. Però una attenta prevenzione funziona nel migliore dei casi. Questo importante traguardo, sottolinea AIRC, è merito di due fattori: la maggiore consapevolezza nelle abitudini quotidiane e i progressi nella ricerca scientifica. Sempre più persone, infatti, adottano comportamenti virtuosi, evitano il sole nelle ore più calde, usano creme solari ad alta protezione, indossano cappelli, occhiali da sole e indumenti protettivi. C’è molta più attenzione nel scegliere prodotti adatti al proprio fototipo, ovvero al tipo di pelle e alla sua sensibilità ai raggi UV. Ma la prevenzione non basta. Per chi si ammala, è la ricerca e la medicina a fare la differenza. Grazie anche al sostegno del “5 per mille”, la Fondazione AIRC finanzia progetti all’avanguardia nella lotta al melanoma. Tra questi, quello guidato da Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli e presidente della Fondazione Melanoma. Il suo studio si concentra sul potenziamento dell’immunoterapia, sfruttando il legame tra microbiota intestinale, alimentazione e risposta clinica. L’obiettivo? Migliorare l’efficacia dei trattamenti attraverso una dieta mediterranea e l’integrazione di fibre idrosolubili e fruttosio.  Una strategia innovativa che potrebbe aprire nuove strade terapeutiche, soprattutto per i pazienti che oggi non rispondono ai trattamenti disponibili.

 

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