L’EDITORIALE – Pasqua 2025: Un messaggio di Pace in tempi difficili

di Marco Delpino

Come possiamo essere “sereni” in questo giorno di Pasqua in cui, in un mondo pervaso da odio e da guerre, vengono uccisi ogni giorno civili, soprattutto bambini, senza una ragione?… Eppure… in un momento storico segnato da incertezze, tensioni e cambiamenti profondi, la Pasqua arriva sempre come un’occasione per fermarsi, per respirare e per ritrovare il senso di ciò che conta davvero. Quest’anno, più che mai, abbiamo bisogno di parole semplici, di gesti veri, di un raggio di pace che possa farsi strada dentro il rumore del mondo.

L’Italia, come tanti altri paesi, attraversa sfide complesse: sociali, economiche, ambientali. C’è chi lotta per arrivare a fine mese, chi vive con l’ansia del domani, chi affronta la solitudine o la paura. E nel frattempo, guerre e disastri continuano a scuotere il pianeta, rendendo ancora più fragile il nostro senso di stabilità.

Ma la Pasqua ci ricorda una cosa: che la luce può ancora vincere sul buio. Non con grandi proclami, ma con scelte quotidiane. Con la solidarietà che si traduce in un aiuto concreto. Con la gentilezza che rompe il muro dell’indifferenza. Con la speranza che resiste, anche quando tutto sembra perduto.

Non è tempo di retorica, ma di responsabilità. Di sguardi sinceri, di mani tese, non di “muri”, ma di comunità con cui si ricostruisce una relazione alla volta. La pace non è uno slogan: è un lavoro lento, fatto di ascolto, di rispetto e di cura. E ognuno può e deve fare la sua parte.  Pasqua è, da sempre, rinascita. E ogni rinascita inizia da dentro: dal modo in cui scegliamo di affrontare le difficoltà, di trattare gli altri, di dare senso alle nostre giornate. In questo, la festa non è evasione, ma occasione. Per ricominciare, per riconnettersi, per credere ancora nella possibilità di un domani più giusto, di pace e di amore.  Auguri, dunque, a chi crede, a chi spera, a chi lotta. Che questa Pasqua porti un momento di pace, anche breve, anche fragile, ma vero. Perché anche un seme minuscolo, se curato, può diventare un albero.

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Buona Pasqua!

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