La posizione della Chiesa Cattolica sui cambiamenti climatici: “La nostra terra sta cadendo in rovina” – E pensare che c’è chi nega persino l’evidenza…
di Luigi de Angelis
Sul tema dell’ambiente e sul negazionismo di chi vorrebbe far finta di non vedere la realtà, la preoccupazione di Papa Leone XIV si è fatta più grave in questi giorni quando ha voluto rimarcare che esistono “effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati”. Inoltre, secondo il Pontefice, manca anche la consapevolezza che la distruzione della natura colpisce soprattutto “i più poveri, gli emarginati, gli esclusi”. “È emblematica in tale ambito – nota Leone XIV – la sofferenza delle comunità indigene. In queste dinamiche, il creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a causa delle mine, la politica della ‘terra bruciata’, i conflitti che scoppiano attorno alle fonti d’acqua, la distribuzione iniqua delle materie prime, penalizzando le popolazioni più deboli e minando la stessa stabilità sociale”.
Papa Leone ha voluto lanciare un grande “grido di allarme”, gettando una luce sulla situazione di diverse parti del mondo dove imperversano “deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità” a causa dell’ingiustizia, della diseguaglianza, dell’avidità e della “violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli”. “La nostra terra – scrive – sta cadendo in rovina”. Aumentano, infatti, in forza e frequenza, fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche.
La Chiesa Cattolica, del resto, ha sempre espresso forti preoccupazioni per i cambiamenti climatici e per la protezione dell’ambiente. Non a caso, Papa Francesco, nel 2015, pubblicò l’enciclica “Laudato sii”, in cui sottolineò l’importanza di proteggere la creazione e di affrontare i cambiamenti climatici. Le guerre hanno certamente un impatto devastante sull’ambiente, causando danni irreparabili agli ecosistemi. La distruzione di infrastrutture, la contaminazione del suolo e dell’acqua, e la perdita di biodiversità sono solo alcuni degli effetti delle guerre sull’ambiente. La giustizia ambientale, dunque, anche secondo Papa Leone XIV, “non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano, ma una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente”.