Il caffè è un piacere… se è troppo caro, che piacere è?

Caro caffè… Quanto mi costi! «È troppo caro… siamo ai massimi storici». E’ il commento che si sente bisbigliare uscendo dai bar o davanti agli scaffali del supermercato

 

di Antonio Bovetti

«Oggi ci sono nuovi aumenti! Guarda che prezzi… anche questa settimana tutto è più caro rispetto a quattro giorni fa. Se va avanti così, non so come faremo!». Sono solo due dei tanti commenti allarmati che si raccolgono tra chi fa la spesa e cerca un prezzo accessibile tra gli scaffali di un qualsiasi supermercato. Oggi il costo del carrello della spesa ha raggiunto i “massimi storici”. Un’espressione che calza perfettamente anche al prezzo del caffè. Ma perché il caffè è diventato così caro? Quali sono le motivazioni che giustificano un raddoppio del prezzo in appena tre mesi? Il caffè, tanti anni fa, era un piacere… e oggi? Il mercato continua a essere attraversato da un trend rialzista senza precedenti. La notizia preoccupante è che la situazione stia peggiorando. Il caffè arabica, con scadenza a marzo, ha recentemente chiuso in rialzo di +24,70 (+6,11%), mentre il caffè robusta ICE di marzo 2025 ha registrato un aumento di +110 (+1,98%). Numeri che, tradotti in parole, significano forte e legittima preoccupazione, come si legge tra le righe di diverse note stampa.

«Il Brasile produce il 70% delle forniture globali di caffè. I rapporti dello scorso agosto parlavano di una siccità soffocante e di improvvise ondate di gelo, e i più recenti confermano lo stesso quadro: le precipitazioni si mantengono nettamente al di sotto della media da oltre un anno, e il clima attuale è stato riconosciuto dagli scienziati come il più secco dal 1981». Si legge in una nota di agenzia.

Tra i principali responsabili ci sono ancora una volta i soliti noti: difficoltà logistiche e una variabilità climatica sempre più estrema. Nulla di nuovo, in effetti. Il raccolto di questo prodotto, com’è prevedibile, paga il prezzo della situazione. La Conab, agenzia governativa brasiliana nella prospettiva dei raccolti, ha stimato che il raccolto di caffè per la stagione 2025/26 subirà una flessione del -4,4% su base annua. E così i prezzi salgono. Cercare alternative in altri mercati non è d’aiuto. In Vietnam, ad esempio, la situazione non è diversa: la morsa della siccità ha causato una contrazione del raccolto del 20% nella stagione 2023/24. E le più recenti previsioni meteo non lasciano intravedere miglioramenti, anzi: si prevede un calo da 28 milioni a 27,9 milioni di sacchi.  Possiamo concludere che, se una volta bere molti caffè ci rendeva nervosi, oggi basta una sola tazzina, per farci perdere il buon umore. In alcuni locali, un espresso sfiora ormai i due euro: l’impressione è che sia solo questione di tempo prima che ci lasciamo alle spalle anche il semplice piacere di gustare un buon caffè.

-

Lascia un commento

Chi Siamo

Benvenuti sul Giornale Nazionale di Informazione.

Direttore: Massimo Iaretti

Direttore Editoriale: Marco Delpino

Le scelte dell'Editore

@2025 | Italia Sarà – Giornale Nazionale di Informazione | Tutti i diritti riservati | Powered by Callidus Pro