Alle Cinque Terre prosegue il progetto “Green Sea”

Un progetto partecipato e sostenibile: completato il secondo trapianto di Posidonia oceanica nel Parco Nazionale

 

di Guido Ghersi

Prosegue il progetto “GREEN SEA” per la riforestazione di Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, in un contesto ambientale in continua evoluzione. Secondo gli ultimi rilevamenti, l’inizio del 2025 è stato il più caldo mai registrato nel bacino del Mediterraneo. Le temperature superficiali del mare sono rimaste costantemente al di sopra della media storica, senza mostrare segni del consueto raffreddamento stagionale, a causa di un livello di partenza già insolitamente alto dovuto al riscaldamento globale. Queste condizioni straordinarie rappresentano una seria minaccia per la biodiversità marina del Mediterraneo, in particolare per le specie più vulnerabili come Posidonia oceanica, endemica di questo mare. Dopo il lancio nel 2024, il progetto Green Sea ha raggiunto un’importante fase: il completamento del secondo trapianto e il primo ciclo di monitoraggio scientifico, che ha restituito risultati incoraggianti sia in termini di attecchimento che di stabilità dell’intervento. L’iniziativa, realizzata dall’International School for Scientific Diving – ETS (ISSD) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova (DISTAV) e con il sostegno della Fondazione Deutsche Bank Italia, punta a ripristinare tratti di fondale restituendo vitalità a un ecosistema marino fondamentale per la biodiversità e la salute del nostro mare.I risultati del primo anno: attecchimento al 60. Il primo monitoraggio, effettuato nel febbraio 2025 sul trapianto eseguito nel settembre 2024 (100 m²), ha evidenziato un tasso di sopravvivenza delle talee intorno al 60%, un dato positivo e in linea con la letteratura scientifica, anche considerando le condizioni meteo-marine avverse del periodo invernale. Le biostuoie, realizzate in materiali naturali e biodegradabili, si sono dimostrate stabili e ben integrate con il substrato. Le talee, posizionate manualmente dai subacquei scientifici di ISSD e DISTAV, mostrano già segni di radicamento. Il secondo trapianto: altri 100 m² di fondale riforestato. Nel giugno 2025 è stato completato il secondo intervento di trapianto, con la posa di 8 biostuoie (6,2 × 2 m) alla profondità di 22 metri, per una copertura totale di altri 100 m². Su di esse sono state trapiantate 97 patches, per un totale di 1940 talee. Il materiale vegetale raccolto è costituito da talee naturalmente distaccate dal moto ondoso, riducendo l’impatto sulla prateria esistente. Ad oggi, sono state trapiantate complessivamente circa 4.000 talee.

Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo (non un’alga), dotata di radici, fusto e foglie, e in grado di produrre fiori e frutti. Le sue praterie sottomarine sono tra gli ecosistemi più produttivi e biodiversi del pianeta.

 

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